sabato 6 dicembre 2008

La sostenibilità ambientale della produzione edilizia

La sostenibilità ambientale in edilizia è oggetto di studi e sperimentazioni continuamente aggioranti da parte di Istituti di Ricerca, Università, e Organizzazioni Statali in molti paesi del mondo। Questo ha portato alla creazione di protocolli di progettazione e certificazione degli edifici।Uno dei primi metodi studiati è stato quello Britannico definito
BREEAM (BRE Environmental Assessment Method), che sono una serie di valutazioni e strumenti per aiutare l'edilizia professionale a capire e mitigare l'impatto ambientale nello sviluppo del disegno e della cosstruzione degli edifici.In Italia è nata da poco la iiSBE Italia, che certifica secondo il Green Building Challenge, SB Method, che seguono il Protocollo Itaca dell'Istituto omonimo per la compatibilità ambientale e la trasparenza sugli appalti). In Trentino è nato da poco il Green Building Council Italia, che segue gli standard LEED Statunitensi da adeguarsi all'ambiente Italiano. Tali protocolli di riferiscono al termine Green building, che si comprende essenzialmente edifici, che seguono con varie classi di qualità, sistemi costruttivi e gestionali sostenibili. Tale attività e gestione edilizia segue metodologie e requisiti, oggetto dei vari Protocolli, che sono in continua evoluzione, ma che si riferisco universalmente ai seguenti fini di programma:
Salvaguardia e sviluppo ambientale storico del sito;
Razionalizzazione del consumo e delle fonti di energia;
Tutela e riutilizzo della risorsa Acqua;
Utilizzo preferenziale di materiali e pratiche ecocompatibili, riciclabili e locali;
Ottimizzazione della Qualità ambientale interna;
Razionalizzazione e innovazione delle attività di progettazione, costruzione, gestione e manutenzione

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venerdì 5 dicembre 2008

La multidisciplinarità e integrazione della progettazione

Progettare gli edifici è divenuto sempre più complesso. Le esigenze degli utenti , l' evoluzione dei bisogni, le strutture, i sistemi impiantistici, i componenti, le norme ect. hanno reso l’attività di progettazione sempre più specialistica e divisa tra vari e nuovi tecnici. Si è persa così, molte volte, quella visione d’insieme, che era propria del progettista e raccoglieva in se tutte le richieste esterne, ( cliente, sito, fattibilità costruttiva, norme ect.) e le fondeva in equilibrio. Oggi molto spesso si rischia di privilegiare un aspetto a scapito di un altro e ad escluderne qualcuno, finendo per tralasciare e non capire le esigenze iniziali che hanno mosso l'intervento edilizio. La Progettazione non può più essere la somma di un insieme di specialisti che lavorano isolatamente ed in sequenza, ma deve divenire Multidisciplinare, integrata e Simultanea, la Concurrent engineering dove tutti i partecipanti al processo edilizio contribuiscono dalle loro diverse prospettive. Di questa collegialità deve fare parte in primo luogo il cliente che con le sue esigenze tirerà (pull) tutto il progetto ed agli architetti, ingegneri, geologi, geometri, si devono unire esperti di Marketing, consulenti contabili, costruttori, sub-appaltatori e fornitori. Questo nuovo ambito di integrazione potrà essere attuato attraverso anche nuove tecnologie informatiche come il BIM (Building Information Models) o il Virtual Design, dove gli obiettivi dai quali nascono nuove progettazioni multidisciplinari interrelate potranno essere equilibrati in un sistema unitario:

  • Contesto storico: Tutela del contesto ed inserimento equilibrato ed interpretativo dell’ intervento.
  • Design: Stile, Forma, Materiali, Estetica legata alla qualità d’uso, (una casa come il piacere d’abitare ect.)
  • Funzionalità gestionale: buildability, flessibilità, performance dei sistemi, durabilità, efficiente manutendibilità, rinnovabilità dei componenti.
  • Accessibiltà: Organizzazione dell’ambiente costruito per i portatori di handicap e per la semplificazione distributiva.
  • Sostenibilità: Efficienza energetica, Salvaguardia del sito, materiali e tecnologie eco-compatibili, tutela Acqua, Qualità ambientale interna e Innovazione dei processi.
  • Benessere ambientale: Confort fisico e psicologico, temperatura, umidità, illuminazione, spazi di abitazione e di lavoro, sistemi, tecnologie e impainti integrati.
  • Sicurezza-salubrità:Costruttiva, Operativa, funzionale, tecnologica, strutturale, materiale, antiemissiva ed antintrusiva.
  • Costo ciclo vita: Life cycle cost e Target cost,( modello di determinazione guidato dal prezzo)।
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Il mio primo blocco note



Il mio primo blocco note




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L'innovazione e semplificazione di Management

Gli interventi edilizi sono divenuti sempre più complessi dal punto di vista gestionale, lo studioso danese Sven Bertelsen ha proposto di affrontarne la complessità secondo modelli della teoria del caos e dei sistemi. Era, ed è necessaria una semplificazione dei processi il tradizionale project management ed i suoi strumenti il (Work Breakdown Structure, Critical Path Method, e l'Earned Value Management non rispettano i tempi di consegna,i budget e la qualità’desiderata. A ciò ha voluto rispondere il pensiero Lean con il suo adattamento al settore delle costruzioni e la creazione della nuova gestione produttiva detta Costruzione Lean, dall'inglese Lean Construction.

La Costruzione Lean è e vuole essere una nuova sfida al Construction Management tradizionale: togliere quei vincoli ed ostacoli che rendono il Processo edilizio ormai difficilmente gestibile. I punti essenziali di questa sono:

  • ottimizzazione del sistema complessivo attraverso il sistematico apprendimento e la collaborazione coordinata e continuativa tra i vari soggetti;
  • ricerca di continui miglioramenti e mira della perfezione coinvolgendo ciascun attore nel sistema;
  • Concentrazione sulla consegna del valore desiderato dal Committente, dal cliente, dal utente finale;
  • scioglimento del flusso sistematico del valore eliminando gli ostacoli alla sua creazione e le parti del processo che non lo generano;
  • creazione di produzione pull: il cliente coinvolto attivamente nel sistema tira il Valore desiderato.
La Costruzione Lean è una continua ricerca di Valore ed eliminazione dello spreco. Ciò porta ad una automatica e considerevole riduzione dei costi. Il project management classico è un inseguimento continuo,(e molto spesso inefficace), della riduzione dei costi operativi che tralascia lo spreco.
Da alcune ricerche di Istituiti Europei è stato calcolato che nelle operazioni edilizie solo il 40% delle operazioni produce valore il rimanente 60% è spreco

domenica 14 settembre 2008

Project management e Architettura.

Questo Blog nasce dalla voglia e dalla volontà di parlare di Architettura e Project Management. Ormai l'architetto non può solo progettare l'organismo architettonico, (ciò e divenuto un limite), deve necessariamente divenire anche project manager.
Un opera architettonica non può essere pensata indipendentemente dal cliente al quale si rivolge al contesto ed al tempo a lui connessi. Quindi la sola progettazione architettonica, intendendo con essa anche la sua fase esecutiva, è insufficiente a rispondere pienamente alle esigenze dell'utente finale sempre più complesse ed interrelate.
Nasce il tema del "Valore", inteso come soddisfacimento complessivo dei requisiti richiesti dal cliente, e questi, evidentemente, non si limitano solo agli aspetti della "bellezza" architettonica o anche alla "correttezza funzionale" dell'opera, ma sono unificati inevitabilmente con gli aspetti economici ed ambientali considerati nel loro senso più ampio.
L'Architetto, quindi, deve espandere il suo campo, non può più limitarsi ad una buona od anche ottima progettazione, perchè questa potrebbe non soddisfare le esigenze di Valore richieste, ed anzi esserne parodossalmente d'intralcio.
Per opera architettonica, quindi non deve intendersi solo il "costruito", ciò che si vede, ma anche la sua organizzazione realizzativa e gestionale il "vivere" dell'organismo edilizio. Ciò è appunto quello che fa appunto il project management.